"LE PERSONE NON FANNO I VIAGGI, SONO I VIAGGI A FARE LE PERSONE" (John Steinbeck)

Parafrasando John Steinbeck (... tratto e interpretato dall'incipit del romanzo "Viaggio con Charley")
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PARAFRASANDO JOHN STEINBECK

Sono sicuro che se il grande scrittore John Steinbeck avesse voluto un giorno prendersi una motocicletta, avrebbe scelto una Vespa. L'incipit di un suo bellissimo romanzo, Viaggio con Charley, parafrasato in chiave vespistica è perfetto. Steinbeck scrisse quel romanzo nel 1962.Io sarei nato soltanto l'anno dopo. "Charley" è il nome con cui ho battezzato il mio vespone, un P125X del 1981.
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"Quando ero giovane e avevo in corpo la voglia di essere da qualche parte, la gente matura m'assicurava che la maturità avrebbe guarito questa rogna. Quando gli anni mi dissero maturo, fu l'età di mezzo la cura prescritta. Alla mezza età mi garantirono che un'età più avanzata avrebbe calmato la mia febbre. E ora che ne ho molti di più sarà forse la vecchiaia a giovarmi? Nulla ha funzionato. L'inconfondibile rumore di una Vespa che si avvicina continua a farmi rizzare i peli sul collo e mettermi i piedi in movimento. Il rumore di un motore a due tempi che si scalda, persino il semplice "stlok" della prima che si innesta, suscita in me l'antico brivido; la bocca secca, le mani roventi, lo stomaco in agitazione sotto la gabbia delle costole. In altre parole non miglioro. Vagabondo ero, vagabondo resto. Temo che la malattia sia incurabile".
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Tratto e parafrasato dall'incipit del romanzo "Viaggio con Charley", di John Steinbeck.
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Tutto ebbe inizio con questo libro, che ad essere sinceri non so in che modo è entrato nella mia vita. A me piace pensare che sia stato un regalo di mio padre. È stato il primo libro che ho riletto da capo non appena l'ebbi terminato. Avevo tra i 16 e i 18 anni, quindi prima ancora di avere la Vespa. Forse un segno del destino.