Alla ricerca della "faro basso" di papà.
Anche la mia, come ogni fiaba che si rispetti comincia con un "C’era una volta..."e più precisamente con "C’era una volta una Vespa.... Ricordo che nel lontano 1981, con la certezza del mio primo stipendio comprai quello che ancora oggi è il mio PX. Non incontrai particolari resistenze da parte dei miei genitori, d’altra parte ero grandicello e pochi mesi dopo sarei stato maggiorenne, ma il parere dei genitori aveva comunque il suo peso. Mio padre oltre a essere d’accordo pareva quasi contento... questa comunque è una considerazione che mi sono trovato a fare molto tempo dopo e allora non ci feci caso più di tanto. Capitava che mio padre mi chiedesse come andava la mia Vespa, se mi piaceva andarci in giro. Venne fuori che anche lui ne aveva posseduta una, anni prima della mia nascita. La cosa fini lì, senza mai essere approfondita.
Anche la mia, come ogni fiaba che si rispetti comincia con un "C’era una volta..."e più precisamente con "C’era una volta una Vespa.... Ricordo che nel lontano 1981, con la certezza del mio primo stipendio comprai quello che ancora oggi è il mio PX. Non incontrai particolari resistenze da parte dei miei genitori, d’altra parte ero grandicello e pochi mesi dopo sarei stato maggiorenne, ma il parere dei genitori aveva comunque il suo peso. Mio padre oltre a essere d’accordo pareva quasi contento... questa comunque è una considerazione che mi sono trovato a fare molto tempo dopo e allora non ci feci caso più di tanto. Capitava che mio padre mi chiedesse come andava la mia Vespa, se mi piaceva andarci in giro. Venne fuori che anche lui ne aveva posseduta una, anni prima della mia nascita. La cosa fini lì, senza mai essere approfondita.
Nell’estate del 2002 feci un giro in Vespa di tre giorni tra Italia, Svizzera e Francia. Al ritorno ne parlai con mia madre, raccontandole che ero passato



Da quel momento l’insana idea di cercare di tornare almeno in contatto con quella Vespa, se non proprio di tornarne in possesso ha cominciato a frullarmi in testa.

Senza alcuna superstizione quest’oggi mi sono recato al PRA a fare una visura. La Vespa purtroppo risulta radiata d’ufficio nell’agosto dell 1988. Che emozione comunque guardare la fotocopia del documento che mi hanno rilasciato, compilato a mano con tutti i dati di mio padre. Da quel documento ho appreso che il 24 marzo 1961 (...probabilmente solo pochi giorni dopo aver saputo di essere in attesa di mio fratello maggiore!) mio padre aveva venduto per 20.000 lire la sua Vespa a un certo signore residente in città. Stando ai documenti oggi quell’uomo dovrebbe avere poco più di sessant’anni. La via dove risiedeva la conosco bene, una strada periferica che mi capita di percorrere. Non ho resistito e ci sono andato subito. Una porzione di una grande casa, con un suo giardino e l’ingresso indipendente... e la targhetta sul campanello riportava ancora lo stesso nome e cognome dell’acquirente della Vespa! Suonando il campanello mi veniva la pelle d’oca... sapevo che era impossibile ma cercavo di convincermi che nel giro di poco magari avrei potuto sedermi sulla Vespa di mio padre. Mi viene incontro al cancello un signore cordiale; mi presento e gli spiego il motivo della mia visita. Mi ha dato l’impressione che gli avesse fatto un gran piacere avere l’occasione di ripensare a quei tempi. La Vespa gli era stata regalata da suo padre per i suoi vent’anni; l’aveva fatta intestare direttamente a lui e gliel’aveva fatta trovare in garage (ricordate? mamma e papà che avevano dovuto portargliela a casa...). Era emozionante scoprire che i pezzi combaciavano, ma purtroppo però di dove fosse finita la Vespa non seppe dirmi granchè. Mi disse che dopo diversi anni si era comprato una Lambretta 175 e mi precisò che poi se ne pentì, perchè anche se era più potente "non era la stessa cosa". Purtroppo la Vespa non sapeva proprio che fine avesse fatto: rassegnato e deluso sono tornato a casa.
lunedì 20 settembre 2004
Sono tornato al PRA per un secondo tentativo, per chiedere se ci fosse modo di sapere se delle volte fosse stata reimmatricolata: sul documento che mi avevano rilasciato compaiono infatti sia il numero di motore (0108229) che quello di telaio (0108311). L’impiegata mi ha spiegato che loro non avevano possibilità per questo genere di ricerche e che forse "magari conoscendo qualcuno alla Motorizzazione" si potrebbe scoprire qualcosa. Purtroppo alla Motorizzazione non conosco proprio nessuno, ma ho deciso di tentare un’altro tipo di ricerca: su internet.
e a questo punto ho pensato di rivolgermi anche a voi e raccontarvi questa storia, per vedere se delle volte qualcuno può darmi qualche informazione su quel modello di Vespa, per conoscerlo meglio. O se qualcuno potesse consigliarmi su come muovermi per continuare la mia ricerca. Mi rivolgo anche ai vari Vespa Club sparsi nella penisola, nelle cui fila dovesse esserci qualche fortunato possessore di una Vespa dello stesso modello: nel rispetto della legge sulla privacy mi farebbe piacere sapere se quella Vespa c’è ancora e magari poterla vedere dal vivo.
Ringrazio tutti per l’attenzione e repilogo i dati della Vespa:
cilindrata: 125 cc
motore n. 0108229
telaio n. 0108311
Targa: VA 35977 (radiata nel 1988)
segni particolari: dalle foto, sullo scudo era applicata una decorazione con un cavallino
rampante nero (tipo quello della Ferrari).